"Al di sopra di tutto vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione"
Col. 3,14

Origine storiche.

La carità è sempre stata per la Chiesa il modo di comunicare l’amore di Dio, come ce lo ha insegnato Nostro Signore Gesù, ma l’idea che la carità sia un compito “comunitario” (oltre che personale), nasce nel 1600 da San Vincenzo de Paoli, si sviluppa alla fine del 1700 con le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret e si diffonde tra i laici a metà del 1800 grazie al Beato Frédéric Ozanam, che fu il fondatore della Società San Vincenzo De Paoli, che ancora conosciamo come la “San Vincenzo”. Sarà San Paolo VI a raccogliere il testimone di questo grande movimento spirituale che attraversa la Chiesa degli ultimi tre secoli, costituendo in Italia nel 1971 la Caritas, per promuovere la testimonianza della carità all’interno della Chiesa in modo stabile e operativo. Negli anni novanta, la CEI progetta la costituzione della Caritas in ogni parrocchia, con il compito di far partecipare la comunità locale e il dovere di tramutare la carità in gesti concreti.

Sapevi che…? 
A Sormano, in via Santa Maria, c’è ancora la “casa delle suore” di Sant’Antida Thouret. La casa era quella donata dal dott. Meloncelli (farmacista) prima della Seconda Guerra Mondiale, nella quale le suore si erano insediate. Poi sappiamo che all’inizio degli anni ’70 la casa fu acquistata dal Comune di Sormano dal Sindaco Carlo Sormani, quindi le suore a quella data non erano più in paese.

Oggi.

La Caritas Parrocchiale è operativa nella nostra comunità dal 2016. È un gruppo piccolo, ma determinato, di volontarie guidate dal Parroco, che ha sede presso i locali al primo piano dell’Asilo di Sormano. Il gruppo partecipa al Centro di Ascolto "La Samaritana" di Canzo che è costituito dalla Caritas decanale. La Caritas decanale gestisce a Canzo il centro di raccolta di alimenti provenienti dal Banco Alimentare e dal circuito Caritas diocesano. Mensilmente gli alimenti vengono distribuiti alle Parrocchie della valle. Inoltre, al Guardaroba Comunitario Decanale a Canzo è possibile fare richiesta di indumenti. Al centro possono rivolgersi tutte le persone che vivono uno stato di disagio, di sofferenza e incontrare volontari rappresentanti delle Caritas parrocchiali, disponibili ad ascoltare, incoraggiare e indirizzare verso persone o servizi, nella ricerca di soluzione ai propri problemi.

Sapevi che…? 
Una volta al mese presso la sede di Canzo vengono consegnati gli alimenti provenienti dai magazzini del Banco Alimentare e della Caritas Diocesana. I volontari delle parrocchie del decanato si ritrovano per smistare e portare in paese gli alimenti assegnati.
L’ultimo lunedì del mese i volontari si incontrano in riunione d’équipe, con il Responsabile del Centro di Ascolto, della Caritas e il Decano per la valutazione delle richieste dei singoli utenti. In seguito, ogni volontario informa il Parroco dei singoli casi e di come poter aiutare nella prossimità della parrocchia.

Cosa facciamo nella nostra Comunità Pastorale.

Dal 2016 ad oggi sono state aiutate con la distribuzione del pacco alimentare una volta al mese, 29 nuclei famigliari per un totale di 53 persone e 1 bambino di 6 mesi. Il pacco alimentare è l’occasione per una attenzione più ampia alla persona, alla conoscenza delle condizioni di difficoltà e di bisogno, di coloro che nella nostra comunità cadono in povertà. In questi anni ci siamo rese conto della “complessità” dell’aiuto di persone con vite travagliate e con limiti personali, quando non addirittura soggetti a disagio psichico. La fatica più grande per noi è seguire per lungo tempo casi che non si risolvono. Oltre ai rifornimenti della Caritas Decanale, la generosità del contributo economico di taluni, permette l’acquisto di alimenti per il reintegro del pacco mensile. Negli anni scorsi il contributo ricevuto ha permesso di sostenere la spesa delle utenze domestiche per due famiglie particolarmente disagiate.

Sapevi che…? 
Ogni 4 o 5 settimane le operatrici Caritas distribuiscono a Sormano gli alimenti, ricevuti in Caritas decanale, ai bisognosi dei nostri tre paesi. In alcuni casi le operatrici consegnano gli alimenti a domicilio per un contatto diretto. 
Nel 2021 abbiamo effettuato una revisione dei casi assistiti, con colloqui approfonditi e rivalutazione delle necessità. A seguito di questo percorso alcune assistenze sono state sospese.

Come il bisogno e la risposta si incontrano.

La segnalazione di bisogno o di urgenze particolari avviene su indicazione del Parroco o su comunicazione dell’Assistente Sociale del Comune mediante colloquio individuale. Nel caso di richiesta di alimenti, per difficoltà a sostenere la spesa quotidiana, le operatrici Caritas, provvedono alla preparazione e consegna del pacco alimentare. Successivamente la persona è invitata a rivolgersi al Centro di Ascolto "La Samaritana" di Canzo, per la richiesta formale del pacco alimentare, ma soprattutto per una analisi del bisogno e ricerca di soluzioni personalizzate. 

Sapevi che…?
Il Centro di Ascolto “La Samaritana” di Canzo, in via Della Chiesa n. 56. Telefono: 334 72 90 204 è aperto tutti i martedì dalle ore 16 alle 18.
Inoltre, al Guardaroba Comunitario Decanale a Canzo è possibile fare richiesta di indumenti, telefonando al n. 338 840 4804 per accordi.

Perché la carità sia di tutta la comunità.

Nei tempi liturgici di Quaresima e Avvento è prevista raccolta di alimenti a lunga scadenza presso i negozi della Comunità o depositati in cesti predisposti nelle Parrocchie. Anche i bambini dell’iniziazione cristiana, grazie alla collaborazione delle Catechiste, partecipano alla raccolta oppure, con altre iniziative, sono vicini ai poveri della comunità.

Sapevi che...?
Durante questo Avvento 2022 i bambini dell’iniziazione cristiana hanno preparato una scatola contenente oggetti di conforto e una lettera affettuosa da consegnare ai nostri assistiti in occasione del Natale. Questo gesto dal grande valore simbolico si deve affiancare all’aiuto economico da parte di tutti.

Tempi di guerra.

Dopo lo scoppio della Guerra in Ucraina, abbiamo fatto fronte alla situazione d’emergenza, in coordinamento con la Caritas Diocesana e Decanale, il Parroco, le tre Amministrazioni comunali, coinvolgendo la comunità pastorale per l’accoglienza dei profughi ucraini in arrivo. Sono state invitate le famiglie a segnalare alle Amministrazioni comunali l’eventuale disponibilità di locali per l’accoglienza. 

A Sormano sono state accolte 7 persone e due bambini. Il 28 febbraio, quando da pochi giorni cadevano le bombe sul territorio ucraino, il Parroco riceveva una segnalazione di richiesta di ospitalità per una famiglia in fuga da Kiev composta da madre, suocera e tre figli grandicelli. Considerata l’urgenza, si è messa a temporanea disposizione la ex canonica di Rezzago in attesa di trasferimento in altra sede. In seguito, grazie all’aiuto degli Alpini, di alcuni membri del CPP e di altri volontari, è stata sistemata la canonica di Caglio, dove i cinque ospiti ucraini sono stati trasferiti. Tutti sono stati sostenuti con un pacco alimentare e degli indumenti personali.

All’inizio di giugno due famiglie sono rientrate in Ucraina domiciliate da parenti e amici, in attesa di tornare nella propria casa. Una famiglia risiede ancora in casa di privati a Sormano, il marito ha trovato lavoro nei dintorni, sono sereni. 

Un'altra persona, accolta da parenti, ha trovato lavoro come badante nei paesi limitrofi e sostiene economicamente la famiglia in Ucraina. Grazie di cuore a tutta la Comunità per la collaborazione e disponibilità dimostrata.

Sapevi che…?

Durante la celebrazione delle Messe di domenica 20 marzo abbiamo partecipato comunitariamente alle spese di accoglienza con una raccolta di 1.405 euro.

Grazie all’iniziativa dei tre Sindaci, il 24 marzo si è svolta una giornata dedicata alla raccolta di alimenti di ogni genere, prodotti igienici e pannolini per i bambini. La comunità è stata generosa in tutti e tre i paesi, infatti oltre all’aiuto immediato ai profughi ucraini, la raccolta ha rifornito il magazzino Caritas condividendo la necessità degli assistiti italiani.

Un Grazie riconoscente a chi ha sostenuto la spesa di Frutta e Verdura con generosità. Oltre alle famiglie ucraine ne hanno beneficiato anche i poveri della comunità.